
Come combattere il colesterolo cattivo
Aggiornamento: 22 apr 2021

Per sconfiggere il colesterolo non è necessario eliminare tutti i grassi dalla dieta. Prima di fare ricorso a prodotti “light” e "senza grassi" è bene sapere che è vero che da questi cibi sono stati tolti alcuni grassi, ma spesso vengono aggiunti zuccheri e dolcificanti per rendere quei cibi più appetibili. Il nostro organismo trasforma gli zuccheri in eccesso in trigliceridi e come tali li deposita. Esistono poi grassi che fanno bene alla salute come l’olio extravergine di oliva che aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo, abbassando i livelli di quello “cattivo” (LDL).
L’ipercolesterolemia va contrastata con tre azioni:
- ridurre l’assunzione di grassi saturi
- ridurre l’assunzione di zuccheri semplici
- stimolare la funzione epato-biliare.
Stimolare il lavoro del fegato e delle vie biliari serve a favorire il deflusso dei trigliceridi verso l’intestino. Questo stimolo si può ottenere attraverso l’impiego di:
- cibi soffritti
- alimenti ricchi di potassio
- preparazioni semplici per non complicare la digestione.
Bisognerà poi impiegare alcuni cibi che hanno capacità ipocolesterolemizzante come la mela Granny Smith, le fragole, la melagrana, i frutti di bosco, il kiwi, le clementine, il centrifugato di carota. Utilissimi anche i legumi e il pesce.
Vediamo alcuni alimenti e preparazioni indicati nelle ipercolesterolemie e ipertrigliceridemie:
pasta aglio olio e peperoncino;
pasta con broccoli;
pasta all'arrabbiata;
riso con radicchio trifolato;
petto di pollo al limone;
alici fritte;
filetto di pesce al pomodoro;
pesce al sale;
carpaccio di pesce;
carciofi crudi o cotti;
cavolfiore crudo o cotto;
scarola ripassata;
peperone arrosto;
legumi.
Lo schema alimentare sopraindicato è fornito a titolo di esempio, ma si ricorda che una soluzione nutrizionale è efficace se personalizzata, quindi formulata sul singolo individuo e sulla sua condizione metabolica, stato di salute ed esigenza nutrizionale. Inoltre ogni alimento sopraindicato è sconsigliato in caso di allergia o intolleranza e patologie che ne vietino l’assunzione. E' importante tenere a mente che nessuna informazione, per quanto accurata, può sostituire il rapporto medico–paziente.